Area cani dedicata all’olfatto

Via Cassarello

Cenni di anatomia

 

La porzione esterna si chiama Tartufo ma sai il perché? Perché assomiglia a una patata scura.

Il tartufo è rivestito da epitelio specializzato è sempre più o meno inumidito grazie alla presenza di cellule che producono un muco che aiuta il cane a percepire meglio gli odori in posizione centrale si trova il filtro che permette di mantenere il giusto grado di umidità. L’aria entra dalle narici e fuoriesce dalle ali del tartufo.

Le dimensioni della mucosa olfattiva sono correlate al grado di sviluppo del senso dell’olfatto variabile fra le specie. È la maggiore dimensione dell’area olfattiva e non una maggiore sensibilità dei recettori olfattivi che permette ai cani di individuare sostanze odorose a concentrazioni anche mille volte inferiori a quelle individuabili dall’uomo. Può essere percepito un odore alla volta

 

Le cellule olfattive si adattano agli odori

Il sistema olfattivo accessorio, i cui recettori sono localizzati nell’organo vomero nasale o organo di Jacobson, possono identificare grosse molecole non volatili i Feromoni. Questi sono sostanze chimiche secrete dagli animali che influenzano il comportamento di altri della stessa specie. Il Flehmen, la smorfia facciale che l’animale attua permette a queste molecole di entrare attraverso un canale di passaggio dietro gli incisivi superiori e arrivare all’organo. Principalmente utilizzati come messaggi sessuali, i feromoni sono importanti anche in casi di allarme e pericolo.

Differenze olfattive uomo cane

Partiamo quindi da un concetto basilare che non tutti sempre riescono a tenere in considerazione in maniera appropriata: il cane vede il mondo come un insieme di odori a cui poter legare delle immagini. Esattamente l’opposto di quello che accade nella testa dell’uomo. Pertanto, un olfatto così sviluppato e raffinato è in grado di poter selezionare un determinato odore tra tanti (parliamo addirittura di molecole), decodificarlo e memorizzarlo, ovviamente in maniera estremamente differente rispetto al nostro modo di percepire lo stesso odore. Vi basti pensare che l’uomo è dotato di circa 5 milioni di cellule olfattive, un cane, ad esempio un pastore tedesco, oltre 200 milioni di cellule olfattive.

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